L'aggressività nella demenza senile

La parola aggressività si accosta molto spesso alla parola demenza: scopriamo da dove nasce questo disturbo comportamentale, e cosa possiamo fare.

L’aggressività nelle persone che soffrono di demenza è un disturbo comportamentale impattante che crea grave disagio, soprattutto nei caregiver, e che può manifestarsi in maniera fisica oppure verbale.

Demenza e aggressività

Quali sono le cause?

C’è una cosa molto importante da ricordare: l’aggressività negli anziani con demenza non nasce dal niente. La persona può diventare aggressiva, verbalmente o fisicamente, per tanti motivi:

  • Perché prova un disagio intenso;
  • Perché può avere paura, oppure provare vero e proprio terrore;
  • Può vergognarsi di qualcosa;
  • Può sentirsi profondamente frustrato.

In poche parole, il soggetto aggressivo sta sperimentando una grave difficoltà che non sa come altro esprimere, motivo per cui cerca di farci capire il suo stato d’animo attraverso questo disturbo comportamentale.


Come bisogna comportarsi con un malato di alzheimer aggressivo

Distanziarsi

Quando l’episodio aggressivo è soprattutto di tipo fisico, è necessario innanzitutto avvicinarsi in modo protettivo o rassicurante alla persona, ma nel momento in cui l’aggressività diventa significativa, è bene prendere le distanze.

Questo significa riuscire a creare uno spazio di separazione per entrambi, anziano e caregiver, per avere il tempo e lo spazio necessario di riuscire a calmarsi: una volta calmati, bisogna soddisfazione il suo bisogno di essere rassicurato e cercare di ri-determinare uno stato di quiete.

 


Riconoscere le emozioni

Diventa fondamentale però tenere a mente che è importante non solo agire sull’aggressività quando è in atto un’escalation di violenza, ma bisogna, invece, capire quali sono le emozioni che sottostanno a questa modalità aggressiva e a questo comportamento fisicamente o verbalmente violento.

Cambiare la relazione

Possiamo dunque prevenire o comunque cercare di arginare l’aggressività nelle demenze attraverso i nostri comportamenti e cambiando il modo in cui ci relazioniamo alla persona che vive la malattia, soprattutto nelle forme di assistenza. Un esempio che si può verificare nella vita di tutti i giorni è quello dell’igiene: una persona con Alzheimer può diventare aggressiva quando si cerca di lavarla perché potrebbe non riconoscerci, e sentirsi profondamente a disagio davanti a qualcuno che vuole lavarla o comunque spogliarla.


Questo è solo uno dei tanti scenari che possono verificarsi nella vita di un caregiver di una persona che vive la demenza: come sempre, oltre a sapere come comportarsi con un malato di Alzheimer, la cosa migliore da fare è parlarne con una persona di fiducia, meglio se è un professionista, che saprà come aiutarvi.

Visualizza il video su come calmare un malato di Alzheimer

Elena Poli, Care Manager Psicologa di Coop Nomos

 

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