La differenza tra Deliri e Allucinazioni negli anziani affetti da demenza o Alzheimer

Due sintomi comportamentali molto frequenti nell’Alzheimer e nelle demenze: qual è la differenza, e quali sono i consigli per gestirli?

Le allucinazioni negli anziani

Vi è mai capitato che un familiare in età senile che vive la demenza o l’Alzheimer veda qualcosa o qualcuno, davanti a sé, che in realtà non esiste?

Si tratta, purtroppo, di un sintomo cognitivo-comportamentale molto frequente, ovvero quello delle allucinazioni: cosa possiamo fare quando un nostro caro sta vivendo un’allucinazione visiva?


Innanzitutto, è importante chiedersi se si tratti di un’allucinazione di carattere disturbante o meno.

Ad esempio, se il vostro familiare vede un animale, ma reagisce sorridendo o divertendosi, non è necessario fare niente: si tratta di una realtà difficile da accettare, ma è evidente che, se la persona non sta provando spavento, allora non c’è bisogno di nessun intervento da parte nostra.

Se invece si tratta di un’allucinazione spaventosa che in qualche modo terrorizza la persona, come ad esempio vedere persone in casa e credere che siano dei ladri, quello che bisogna fare è stare accanto al familiare, quindi accogliere la sua emozione di paura e rassicurarlo della nostra presenza.

Quello che non bisogna assolutamente fare è contraddire la persona, e cercare di convincerla che quello che vede non esiste: questo, infatti, non farà che creare in lei ancora più frustrazione.

Il delirio negli anziani

Anche i deliri sono un disturbo del comportamento molto frequente nelle persone che vivono le demenze.

Si differenziano dalle allucinazioni perché nel delirio non si vede qualcosa che non c’è, ma si ha, piuttosto, una falsa convinzione che difficilmente viene scardinata da ciò che gli altri possono dire.

Il delirio può assumere varie forme: possono esserci deliri di ladrocinio, in cui la persona è convinta di essere vittima di furto di oggetti o di somme di denaro, o deliri di gelosia, in cui è convinta che il partner la stia tradendo.

A prescindere da come si manifestano, i deliri sono molto angoscianti per chi li vive, e difficili da gestire per il familiare che vive accanto alla persona malata: cosa è possibile fare?


È molto importante, come sempre, cercare di non frustrare ancora di più la persona, cercando di convincerla che quello che prova non è vero: è molto più produttivo, invece, rassicurarla, così come lo è lavorare anche sulla prevenzione di questi episodi.

Per farlo, è importante mantenere una routine giornaliera il più possibile tranquilla, e cercare di andare a prevenire alcune forme di confusione: un consiglio è quello di evitare la perdita di oggetti e aiutare la persona a tenere in mente dove sono stati riposti, anche utilizzando bigliettini oppure facendo sì che sia il familiare che si prende cura di lei a ricordare dove si trovino.

In ogni caso, sia nelle allucinazioni che nei deliri, è sempre bene agire in modo individualizzato: è opportuno rivolgersi a un professionista per avere informazioni su come comportarsi intorno a questi disturbi.

Farmaci per i deliri negli anziani

I deliri, nelle persone con demenza, possono essere affrontati con l’assunzione di un farmaco?

Si tratta di una domanda molto ampia, e la soluzione che permette di dare maggior chiarezza è quella di rivolgersi sempre a un professionista medico (geriatra, neurologo…) che possa seguire la persona con demenza.

È importante agire così perché l’abuso di farmaci per gestire deliri o anche solo sintomi comportamentali può provocare danni importanti.

Ci sono tante modalità con cui affrontare i disturbi del comportamento negli anziani con Alzheimer e altre demenze, tra cui i deliri, attraverso strategie comportamentali, relazionali e comunicative. Queste strategie possono essere acquisite dal caregiver e possono aiutare sia nella gestione del disturbo, sia nella prevenzione di episodi di delirio.

Quello che suggeriamo è un duplice approccio: per gestire i deliri e i sintomi comportamentali è giusta l’assunzione di farmaci quando prescritta da un professionista della salute, ma sarebbe bene abbinarci anche terapie non farmacologiche a cui è possibile accedere tramite un percorso di psicoeducazione.

Visualizza il video su come gestire le allucinazioni

Elena Poli, Care Manager Psicologa di Coop Nomos


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